SAN MARINO: no INTRASTAT dal 1° ottobre 2021

SAN MARINO: no INTRASTAT dal 1° ottobre 2021.

L’Agenzia Dogane e monopoli, con avviso del 17/12/2021, ha precisato che, a partire dalle operazioni effettuate dal 1° ottobre 2021, non ci sono più obblighi INTRASTAT: le cessioni di beni verso San Marino quindi non vanno più nell’Intrastat, anche se il soggetto passivo emette fattura cartacea.

Le operazioni tra Italia e Repubblica di San Marino sono regolate, sotto il profilo IVA, dal DM 21 giugno 2021 (in vigore dal 1° ottobre 2021) che ha anche abrogato il precedente DM 24 dicembre 1993; in precedenza ex art. 4 DM 24 dicembre 1993 l’INTRASTAT era obbligatorio per le cessioni di beni non imponibili IVA, per la sola parte fiscale, e solo se il cedente italiano aveva rapporti con altri Stati UE.

Fatturazione Elettronica San Marino

La fattura elettronica con San Marino è:

  • facoltativa dal 1° ottobre 2021 al 30 giugno 2022,
  • obbligatoria dal 1° luglio 2022.

Vale il provv. Agenzia Entrate n. 211273/2021 – le normali regole tecniche. Il procedimento elettronico è il seguente:

  • la fattura elettronica per cessioni di beni spediti o trasportati nella Repubblica di San Marino, riporta il numero identificativo del cessionario operatore economico di San Marino (SM+5 cifre), e sono trasmesse dal SdI all’Ufficio tributario di San Marino;
  • L’Ufficio tributario di San Marino verifica il regolare assolvimento dell’IVA sanmarinese all’importazione, poi convalida la fattura e comunica l’esito del controllo al competente Ufficio dell’Agenzia delle Entrate attraverso un apposito canale telematico;
  • il soggetto passivo italiano visualizza telematicamente l’esito del controllo effettuato dall’Ufficio tributario di San Marino;
  • se entro i quattro mesi successivi all’emissione della fattura, l’Ufficio tributario non ne ha convalidato la regolarità, il soggetto passivo italiano emette nota di variazione in aumento, entro i 30 giorni successivi;
  • Solo se l’Ufficio convalida la fattura, la cessione beneficia del regime di non imponibilità IVA.
  • Gli operatori economici residenti, stabiliti o identificati in Italia possono ancora emettere fattura in formato cartaceo, per le operazioni sino al 30 giugno 2022 (e, anche successivamente a tale data, in presenza di specifiche ipotesi di esonero).
  • ex art. 1 commi 3 e 3-bis D.Lgs. 127/2015, in presenza di fattura elettronica, non c’è più l’esterometro, anche nei rapporti tra Italia e San Marino.

Fattura cartacea San Marino

Il procedimento cartaceo è il seguente:

  • la fattura cartacea è emessa in tre esemplari, due dei quali sono consegnati al cessionario sammarinese.
  • Il soggetto passivo italiano che, entro quattro mesi dall’emissione della fattura, non abbia ricevuto dal cessionario l’esemplare della fattura cartacea vidimata dall’Ufficio tributario di San Marino, deve darne comunicazione al medesimo Ufficio e, per conoscenza, al competente Ufficio dell’Agenzia Entrate.
  • Se entro 30 giorni non ha ricevuto l’esemplare della fattura vidimata, il fornitore italiano emette nota di variazione in aumento, senza sanzioni e interessi.
  • La cessione beneficia del regime di non imponibilità IVA solo se il cedente ha l’esemplare della fattura restituita dal cessionario sammarinese vidimata con data e timbro a secco circolare con la dicitura “Rep. di San Marino – Uff. tributario”.

Sezione del sito dedicata a SAN MARINO

EXPORT: non imponibili le cessioni verso San Marino anche senza rispetto di prescrizioni formali

La Cassazione, con la sentenza n. 16450 del 18 luglio 2014, ha stabilito che non può essere negato ad un operatore economico stabilito in Italia il regime di non imponibilità per le cessioni di beni effettuate verso San Marino, nel momento in cui non sono state osservate tutte le prescrizioni formali previste dalla legge, ma i beni sono effettivamente usciti dal territorio italiano e sono stati presi in carico dal cessionario sanmarinese.

La non imponibilità viene quindi riconosciuta in subordine a due fattori:

  • dal punto di vista sostanziale, all’effettiva uscita dei beni dallo Stato italiano e, quindi, dall’UE per essere destinati al cessionario sanmarinese;
  • dal punto di vista formale al fatto, non contestato dall’Agenzia Entrate, che l’impresa italiana era effettivamente in possesso delle copie delle fatture emesse per l’operazione debitamente vidimate dal timbro a secco dell’Ufficio Tributi di San Marino,

Quanto sopra è stato ritenuto sufficiente ai fini della non imponibilità anche senza l’ulteriore nota a margine del ricevimento delle copie delle fatture nei registri IVA.

BLACK LIST: San Marino esce dalla Black List

Con il DM 12/02/2014, pubblicato sulla GU n. 45 del 24/02/2014,  sull’individuazione di Stati e territori aventi un regime fiscale privilegiato e che modifica il DM 4/5/1999, è stato eliminato lo Stato della Repubblica di San Marino.

Le implicazioni sono le seguenti:

PER LE IMPOSTE SUI REDDITI: a partire dall’anno di imposta 2014 i cittadini italiani che trasferiscono la propria residenza fiscale a San Marino non sono più soggetti alla presunzione di residenza italiana, quindi sarà l’Agenzia Entrate a dover provare che il contribuente è residente in Italia

PER LE COMUNICAZIONI IVA / BLACK LIST: l’eliminazione dal DM 4/5/1999 comporta la fine dell’obbligo di comunicazione Black List, ma non si capisce se ciò vale a partire dal 01/01/2014 o se invece dalla data di entrata in vigore del DM 12/02/2014.

PER LE COMUNICAZIONI DEGLI ACQUISTI DI BENI: la comunicazione degli acquisti di beni da San Marino tramite autofattura resta in vigore, in quanto non collegata alle black list, per cui si dovrà usare il modello di Comunicazione Polivalente.

Infine le regole dovrebbero essere le seguenti:

  • mese gennaio 2014 (scadenza 28/02/2014): quadro SE (acquisti di beni da RSM con autofattura) + quadro BL (tutte le altre operazioni con RSM: acquisti con addebito d’IVA sanmarinese, acquisti di servizi e cessioni di beni e servizi);
  • mese febbraio 2014 (scadenza 31/03/2014):  quadro SE (acquisti di beni da RSM con autofattura) + quadro BL (tutte le altre operazioni con RSM: acquisti con addebito d’IVA sanmarinese, acquisti di servizi e cessioni di beni e servizi se registrate entro il 23 febbraio 2014);
  • mese da marzo 2014 in avanti: quadro SE (acquisti di beni da RSM con autofattura) e basta.

BLACK LIST: comunicazione polivalente per Black List e San Marino

A partire dalle operazioni effettuate dal 1/1/2014 va a regime la Comunicazione Polivalente che sostituisce il precedente modello di comunicazione black list. Nel quadro BL del modello è necessario barrare se si tratta di:

  • Operazioni con paesi black-list
  • Operazioni con soggetti non residenti in forma aggregata
  • Acquisti di servizi da non residenti in forma aggregata.

La selezione delle caselle 3 e 4 del rigo BL002 è ammessa solo se si è preventivamente optato, nel frontespizio, per la comunicazione in forma aggregata delle relative operazioni.

BLACK LIST

Per la comunicazione delle operazioni effettuate con controparti residenti in Paesi black list (artt. 2 e 3 DM 30/03/2010), va indicato, nel frontespizio, il periodo di riferimento. In relazione a tale tipologia di operazioni sono da indicare le seguenti informazioni:

  • Cognome, Nome, Data di nascita, Comune e Stato estero di nascita della controparte persona fisica. La Provincia estera di nascita è rappresentata dalla sigla ‘EE’
  • Denominazione, città estera della sede legale, Stato e indirizzo estero della sede legale per la controparte persona giuridica.

La principale novità è che il Codice identificativo IVA della controparte non è obbligatorio. La comunicazione può essere:

  • in forma aggregata >>> il quadro BL sarà composto da tanti moduli quanti sono gli operatori Black List;
  • in forma analitica >>> il quadro BL sarà composto da tanti moduli quanti sono le fatture e note di variazioni.

Si precisa che il DDL Semplificazioni doveva far diventare le comunicazioni black list a cadenza fissa annuale, e non più collegata alle singole operazioni, e che doveva salire da 500 a 1.000 euro la soglia dell’esenzione dall’obbligo di comunicare le operazioni. Come per gli adempimenti relativi all’utilizzo del plafond si è in attesa di entrata in vigore.

ACUISTI DA REPUBBLICA DI SAN MARINO

La Comunicazione polivalente contiene anche gli acquisti da San Marino, che ai fini IVA sono regolati dal DM 24/12/1993 che prevede 2 procedure alternative:

  • ricevimento di una fattura con IVA,
  • oppure ricevimento di una fattura senza IVA, che dovrà essere applicata dall’acquirente con reverse charge.

In tale ultimo caso, la norma impone all’acquirente di effettuare una specifica comunicazione all’Agenzia delle Entrate ora rappresentato dalla comunicazione polivalente (quadro SE).