TERRITORIALITA’ SERVIZI ELETTRONICI: Decreto IVA su e-commerce

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Decreto IVA su e-commerce: con il DLgs. 83/2021 vengono recepite le novità in vigore dal 1° luglio 2021

E’ stato pubblicato il DLgs. n. 83/2021, che recepisce gli artt. 2 e 3 Direttiva 2017/2455/UE, e anche la direttiva 2019/1995/UE; si tratta di riforme dell’IVA sul commercio elettronico, per facilitare le operazioni transfrontaliere, combattere le frodi e assicurare alle imprese nella UE condizioni di parità con le imprese di Paesi extra UE.

Il DLgs. n. 83/2021  modifica il DPR 633/1972 e il DL 331/1993, nel senso di

  • riformare la disciplina delle vendite a distanza,
  • introdurre nuovi obblighi per le piattaforme digitali che facilitano tali vendite nella UE;
  • estendere l’ambito applicativo del Mini One Stop Shop (MOSS) che diventa OSS (One Stop Shop).

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Decreto IVA su e-commerce: NOVITA’ DELLA RIFORMA

Sono le seguenti:

  • possibilità di avvalersi del regime speciale (versione UE e non UE) non più soltanto per le prestazioni di servizi TTE, ma anche per la generalità delle prestazioni di servizi B2C nella UE, le vendite a distanza intra UE di beni, ecc.). Anche per tali operazioni, sarà quindi possibile dichiarare e versare l’IVA dovuta in altri Stati UE nel solo Stato di identificazione, tramite un portale web, senza che il soggetto passivo debba identificarsi ai fini IVA in ciascuno Stato UE in cui effettua le operazioni.
  • abolizione dell’esenzione IVA per le merci di valore trascurabile importate nella UE, ed introduzione del regime di importazione per le vendite a distanza di beni importati di valore non superiore a 150 euro (IOSS – Import One Stop Shop). Con l’IOSS, l’importazione di beni di valore modesto, trasportati o spediti dal fornitore o per suo conto a un privato in uno Stato membro UE, è esente da IVA. L’imposta viene riscossa presso l’acquirente come parte del prezzo e dichiarata e versata tramite lo sportello unico per le importazioni (art. 74-sexies1 DPR 633/1972).

Decreto IVA su e-commerce: REGIMI SPECIALI

Si configurano quindi tre regimi speciali:

  • OSS versione UE, al quale possono registrarsi:
    • i soggetti passivi stabiliti nell’UE che prestano servizi a privati in uno Stato membro in cui non dispongono di alcuna sede e/o che effettuano vendite a distanza intracomunitarie di beni;
    • i soggetti passivi non stabiliti nell’UE che effettuano vendite a distanza intracomunitarie di beni;
    • le interfacce elettroniche considerate “fornitori presunti” per talune vendite a distanza intracomunitarie di beni e/o cessioni nazionali (art. 2-bis DPR 633/1972).
  • OSS versione non UE, al quale possono registrarsi:
    • i soggetti passivi non stabiliti nell’UE che prestano servizi B2C nella UE
  • IOSS, al quale possono registrarsi:
    • tutti i soggetti passivi (stabiliti o no nell’UE, comprese le interfacce elettroniche) che effettuano vendite a distanza di beni importati da un territorio o un Paese terzo di valore non superiore a 150 euro. Tuttavia, i soggetti che non hanno una sede nell’UE devono nominare un intermediario (salvo che siano stabiliti in un Paese con cui l’UE ha concluso un accordo di mutua assistenza in materia di IVA).

Decreto IVA su e-commerce: UTILIZZO REGIMI SPECIALI

Un soggetto passivo stabilito nella UE (quindi anche Italia) può utilizzare:

  • OSS UE per centralizzare l’assolvimento dell’IVA su:
    • vendite a distanza intra UE di beni
    • servizi B2C rilevanti in altro Stato membro;
  • IOSS per le vendite a distanza di beni importati di valore non superiore a 150 euro.

Un soggetto passivo non stabilito nella UE può utilizzare:

  • OSS UE per le vendite a distanza intra UE di beni;
  • OSS non UE per i servizi B2C resi nella UE;
  • IOSS per le vendite a distanza di beni importati di valore non superiore a 150 euro.

Un soggetto registrato in Italia all’OSS e/o all’IOSS trasmetterà in via elettronica le dichiarazioni con le operazioni cui si applica il regime speciale e verserà in Italia l’IVA dovuta negli altri Stati membri, e presenterà:

  • dichiarazione trimestrale per l’OSS
  • dichiarazione mensile per l’IOSS.

Il ricorso ai regimi speciali è facoltativo. Tuttavia, se un soggetto passivo sceglie di avvalersene, deve applicare il regime per tutte le operazioni rientranti nello stesso.

Le modalità operative di applicazione dei regimi speciali saranno definite con successivi provvedimenti dell’Agenzia Entrate o dell’Agenzia Dogane e monopoli.

Decreto IVA su e-commerce: DECORRENZA ED ENTRATA IN VIGORE

L’adesione ai diversi regimi è già possibile dal 1° aprile 2021. Il DLgs. 83/2021 entra in vigore dal 30 giugno 2021, ma le relative disposizioni si applicano alle operazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2021.

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