E-COMMERCE IVA: dichiarazione OSS (One Stop Shop)

E-COMMERCE IVA: dichiarazione OSS (One Stop Shop)

Scadenza al 30/04/2024 – 1° trimestre 2024

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Si avvicina la scadenza del 30 aprile, per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate della Dichiarazione OSS trimestrale per il primo trimestre 2024.

Le altre scadenze sono:

  • 2° trimestre 2024 – 31/07/2024 (anche se è sabato o domenica)
  • 3° trimestre 2024 – 31/10/2024 (anche se è sabato o domenica)
  • 4° trimestre 2024 – 31/01/2025 (anche se è sabato o domenica)

L’adempimento è obbligatorio per tutti coloro che hanno aderito al sistema OSS, in vigore dal 1° luglio 2021, regime fiscale a cui è possibile aderire allo scopo di evitare l’identificazione IVA in tutti gli stati membri UE in cui vengono effettuate vendite B2C (questo molto in breve).

Questa utility (n.1 E-BOOK + n.1 Tool Excel) nasce quindi per calcolare e ricavare i dati necessari per l’invio della dichiarazione trimestrale OSS (One Stop Shop) delle vendite a consumatori finali residenti in altri Stati UE.

Il tool excel DICHIARAZIONE OSS vi guiderà infatti per calcolare l’importo dell’IVA da versare:

  • per le cessioni di beni a consumatori finali UE, ad ogni singolo Paese UE secondo l’aliquota nello stesso vigente, a partire dai corrispettivi di vendita, per il trimestre di riferimento;
  • per le prestazioni di servizi TTE a consumatori finali UE, ad ogni singolo Paese UE secondo l’aliquota nello stesso vigente, a partire dai corrispettivi di vendita, per il trimestre di riferimento;
  • è presente inoltre una pagina di riepilogo annuale.

L’e-book DICHIARAZIONE OSS (NUOVO!) vi guiderà passo passo per:

  • la registrazione al regime OSS;
  • la compilazione e l’invio telematico della dichiarazione trimestrale OSS;
  • il pagamento IVA OSS.

PUO’ SERVIRTI SE

Sei una micro/piccola azienda che vende online a privati UE e ha scelto il sistema OSS o se sei il commercialista che deve effettuare i calcoli ed inviare le dichiarazioni e ti serve un tool di utilizzo immediato, comprensibile anche da un bambino piccolo.

Aggiornato al 09/04/2024.

Saranno aggiunte altre utilità relative all’argomento, intanto è possibile consultare la sezione UTILITY & DOWNLOADS.

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TERRITORIALITA’ SERVIZI ELETTRONICI: Controlli OSS e IOSS al Centro Operativo di Pescara

TERRITORIALITA’ SERVIZI ELETTRONICI: Controlli OSS e IOSS al Centro Operativo di Pescara.

Come con il MOSS, il Centro operativo di Pescara (COP) sarà l’ufficio competente per i nuovi regimi speciali OSS e IOSS.

L’Agenzia Entrate con provvedimento n. 168315/2021 del 25/06/2021, adottato ex art. 7 DLgs. 83/2021, stabilisce anche:

  • le procedure on line per gli operatori economici che vogliono registrarsi al regime OSS UE – OSS Non UE – IOSS;
  • le regole di presentazione della dichiarazione riepilogativa delle operazioni effettuate nell’ambito dei regimi;
  • le procedure per comunicare eventuali variazioni all’Agenzia.

Da oggi 1° luglio 2021 il provvedimento sostituisce il provvedimento n. 118987/2016, relativo al MOSS, di cui viene esteso l’ambito applicativo, ex D.Lgs 83/2021.

Controlli OSS e IOSS al Centro Operativo di Pescara

Le competenze del Centro operativo di Pescara (COP) sono:

  • attività di identificazione e registrazione ai regimi,
  • emissione dei provvedimenti di sospensione, esclusione e cancellazione dai regimi,
  • monitoraggio dei rimborsi,
  • controllo e accertamento – qui in alcuni casi saranno competenti anche la DP oppure la DR dell’AdEntrate territorialmente competente.

Il provvedimento ha approvato, inoltre, gli schemi di dati che i soggetti passivi devono trasmettere all’Agenzia nelle fasi di registrazione e dichiarazione (Allegati A, B, C, D, E, F). Per la registrazione vengono confermate le modalità già indicate dal MEF con il comunicato del 29 marzo 2021.

Registrazione e dichiarazione OSS NON UE

I soggetti extra-UE che si avvalgono dell’OSS Non UE identificandosi in Italia (solo gli sfortunati che saranno costretti)  richiedono la registrazione on line compilando un modulo disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione a libero accesso, al seguente link:

Effettuate le verifiche, il COP comunicherà al richiedente via e-mail:

  • il numero di identificazione IVA,
  • il codice identificativo per l’accesso ai servizi telematici dell’Agenzia,
  • le credenziali necessarie e le istruzioni per accedere alle funzionalità per completare la registrazione.

A tal fine, i soggetti trasmettono i dati contenuti nell’Allegato A al provvedimento.

Registrazione e dichiarazione OSS UE

Invece, i soggetti passivi che scelgono di aderire all’OSS UE utilizzano i servizi telematici dell’Agenzia previo inserimento delle credenziali personali e la registrazione viene effettuata on line (l’opzione è esercitata trasmettendo all’Agenzia i dati di cui all’Allegato B). Link di seguito:

I soggetti registrati all’OSS Non UE e all’OSS UE devono presentare una dichiarazione riepilogativa trimestrale, entro la fine del mese successivo (allegati D, E).

Registrazione e dichiarazione IOSS

Infine, i soggetti passivi che scelgono di aderire all’IOSS Import One Stop Shop identificandosi in Italia, direttamente o tramite intermediario IOSS, richiedono la registrazione on line compilando un modulo disponibile sul sito dell’Agenzia Entrate nella sezione a libero accesso (l’opzione è esercitata trasmettendo i dati di cui all’Allegato C). Link di seguito:

I soggetti extra-UE stabiliti in un Paese con il quale l’UE ha concluso un accordo di assistenza reciproca (rif. direttiva 2010/24/UE e Reg. Ue 904/2010) possono registrarsi direttamente al regime IOSS, previa richiesta del numero di identificazione IVA.

I soggetti registrati all’IOSS devono presentare una dichiarazione riepilogativa mensile, entro la fine del mese successivo, direttamente o tramite l’intermediario IOSS (allegato F).

Anche le comunicazioni di variazione dati, cessazione delle forniture e perdita dei requisiti richiesti per i regimi speciali devono essere comunicate in via telematica all’Agenzia mediante le funzionalità telematiche disponibili.

Quesiti all’AdE

Si segnala che, considerata la rilevanza delle novità introdotte dal “pacchetto IVA e-commerce”, l’Agenzia Entrate accoglierà i quesiti degli operatori economici, che dovranno essere inviati entro il 12/07/2021 alla mail: dc.gci.internazionale@agenziaentrate.it e saranno poi discussi in un webinar che si terrà il 22/07/2021.

TERRITORIALITA’ SERVIZI ELETTRONICI: Decreto IVA su e-commerce

Decreto IVA su e-commerce: con il DLgs. 83/2021 vengono recepite le novità in vigore dal 1° luglio 2021

E’ stato pubblicato il DLgs. n. 83/2021, che recepisce gli artt. 2 e 3 Direttiva 2017/2455/UE, e anche la direttiva 2019/1995/UE; si tratta di riforme dell’IVA sul commercio elettronico, per facilitare le operazioni transfrontaliere, combattere le frodi e assicurare alle imprese nella UE condizioni di parità con le imprese di Paesi extra UE.

Il DLgs. n. 83/2021  modifica il DPR 633/1972 e il DL 331/1993, nel senso di

  • riformare la disciplina delle vendite a distanza,
  • introdurre nuovi obblighi per le piattaforme digitali che facilitano tali vendite nella UE;
  • estendere l’ambito applicativo del Mini One Stop Shop (MOSS) che diventa OSS (One Stop Shop).

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Decreto IVA su e-commerce: NOVITA’ DELLA RIFORMA

Sono le seguenti:

  • possibilità di avvalersi del regime speciale (versione UE e non UE) non più soltanto per le prestazioni di servizi TTE, ma anche per la generalità delle prestazioni di servizi B2C nella UE, le vendite a distanza intra UE di beni, ecc.). Anche per tali operazioni, sarà quindi possibile dichiarare e versare l’IVA dovuta in altri Stati UE nel solo Stato di identificazione, tramite un portale web, senza che il soggetto passivo debba identificarsi ai fini IVA in ciascuno Stato UE in cui effettua le operazioni.
  • abolizione dell’esenzione IVA per le merci di valore trascurabile importate nella UE, ed introduzione del regime di importazione per le vendite a distanza di beni importati di valore non superiore a 150 euro (IOSS – Import One Stop Shop). Con l’IOSS, l’importazione di beni di valore modesto, trasportati o spediti dal fornitore o per suo conto a un privato in uno Stato membro UE, è esente da IVA. L’imposta viene riscossa presso l’acquirente come parte del prezzo e dichiarata e versata tramite lo sportello unico per le importazioni (art. 74-sexies1 DPR 633/1972).

Decreto IVA su e-commerce: REGIMI SPECIALI

Si configurano quindi tre regimi speciali:

  • OSS versione UE, al quale possono registrarsi:
    • i soggetti passivi stabiliti nell’UE che prestano servizi a privati in uno Stato membro in cui non dispongono di alcuna sede e/o che effettuano vendite a distanza intracomunitarie di beni;
    • i soggetti passivi non stabiliti nell’UE che effettuano vendite a distanza intracomunitarie di beni;
    • le interfacce elettroniche considerate “fornitori presunti” per talune vendite a distanza intracomunitarie di beni e/o cessioni nazionali (art. 2-bis DPR 633/1972).
  • OSS versione non UE, al quale possono registrarsi:
    • i soggetti passivi non stabiliti nell’UE che prestano servizi B2C nella UE
  • IOSS, al quale possono registrarsi:
    • tutti i soggetti passivi (stabiliti o no nell’UE, comprese le interfacce elettroniche) che effettuano vendite a distanza di beni importati da un territorio o un Paese terzo di valore non superiore a 150 euro. Tuttavia, i soggetti che non hanno una sede nell’UE devono nominare un intermediario (salvo che siano stabiliti in un Paese con cui l’UE ha concluso un accordo di mutua assistenza in materia di IVA).

Decreto IVA su e-commerce: UTILIZZO REGIMI SPECIALI

Un soggetto passivo stabilito nella UE (quindi anche Italia) può utilizzare:

  • OSS UE per centralizzare l’assolvimento dell’IVA su:
    • vendite a distanza intra UE di beni
    • servizi B2C rilevanti in altro Stato membro;
  • IOSS per le vendite a distanza di beni importati di valore non superiore a 150 euro.

Un soggetto passivo non stabilito nella UE può utilizzare:

  • OSS UE per le vendite a distanza intra UE di beni;
  • OSS non UE per i servizi B2C resi nella UE;
  • IOSS per le vendite a distanza di beni importati di valore non superiore a 150 euro.

Un soggetto registrato in Italia all’OSS e/o all’IOSS trasmetterà in via elettronica le dichiarazioni con le operazioni cui si applica il regime speciale e verserà in Italia l’IVA dovuta negli altri Stati membri, e presenterà:

  • dichiarazione trimestrale per l’OSS
  • dichiarazione mensile per l’IOSS.

Il ricorso ai regimi speciali è facoltativo. Tuttavia, se un soggetto passivo sceglie di avvalersene, deve applicare il regime per tutte le operazioni rientranti nello stesso.

Le modalità operative di applicazione dei regimi speciali saranno definite con successivi provvedimenti dell’Agenzia Entrate o dell’Agenzia Dogane e monopoli.

Decreto IVA su e-commerce: DECORRENZA ED ENTRATA IN VIGORE

L’adesione ai diversi regimi è già possibile dal 1° aprile 2021. Il DLgs. 83/2021 entra in vigore dal 30 giugno 2021, ma le relative disposizioni si applicano alle operazioni effettuate a partire dal 1° luglio 2021.

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TERRITORIALITA’ IVA Servizi Elettronici

Recepita la nuova territorialità IVA per i servizi elettronici

Il D.Lgs che recepisce (tardivamente), la direttiva 2017/2455/UE sulla territorialità IVA per le prestazioni di servizi TBES (telecomunicazione, teleradiodiffusione e servizi elettronici), rese a committenti UE non soggetti passivi di imposta.

Le disposizioni del decreto entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma la direttiva risulta efficace già a decorrere dal 1° gennaio 2019.

NUOVA TERRITORIALITA’ SERVIZI ELETTRONICI

In sintesi, per i servizi di telecomunicazione, di teleradiodiffusione e per i servizi forniti per via elettronica nei confronti di privati di altri Stati UE, l’operazione è territorialmente rilevante nello Stato del prestatore, ex art. 7-octies DPR 633/72, se:

  • il prestatore è un soggetto IVA stabilito in uno Stato UE che presta i servizi a privati stabiliti in un altro Stato UE;
  • il valore totale, al netto dell’IVA, dei servizi elettronici resi da tale soggetto nei confronti di privati non supera, nell’anno civile corrente e in quello precedente, la soglia di 10.000 euro (o il controvalore in moneta nazionale)

Il fornitore può comunque optare, con un vincolo biennale, per l’applicazione dell’IVA nello Stato UE del committente.

Ex Allegato II direttiva 2006/112/Ce in relazione ai servizi elettronici, i soggetti passivi possono applicare l’IVA nello Stato di stabilimento se forniscono (fermo il limite di 10.000 euro annui) :

  • siti web e web hosting o gestione a distanza di programmi e attrezzature;
  • software e relativi aggiornamenti;
  • immagini, testi e informazioni e messa a disposizione di basi di dati;
  • musica, film, giochi, programmi o manifestazioni politici, culturali, artistici, sportivi, scientifici o di intrattenimento;
  • prestazioni di insegnamento a distanza.

REGIME DEL MOSS

Il D.Lgs amplia anche la portata del MOSS:

  • i prestatori di servizi che non si sono identificati nei diversi Stati UE ove il servizio è destinato possano assolvere l’IVA dovuta in tale Stato;
  • viene esteso l’utilizzo del MOSS anche ai soggetti passivi extra UE registrati ai fini IVA in uno Stato membro UE;
  • il prestatore che opta per il MOSS non dovrà più seguire le regole di fatturazione dello Stato di destinazione dei servizi ma quelle dello Stato in cui è identificato (deroga al principio generale ex art. 219-bis, par. 1 direttiva 2006/112/CE).

In Italia, i servizi elettronici, se rilevanti nel territorio dello Stato, non richiedono emissione della fattura (art. 22 co.1 n. 6-ter DPR 633/72), né di documentare i corrispettivi, ad es. con scontrino o ricevuta fiscale (DM 27 ottobre 2015).

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