CREDITO IMPOSTA R&S: DL 145/2013 “Destinazione Italia” art.3

Fonte: Studio Astolfi

E’ stato pubblicato in GU n. 300 del 23-12-13, il DL n. 145 (ex schema DL ‘crescita bis’) recante gli attesi interventi urgenti concernenti l’avvio del piano “Destinazione Italia” per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per  l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015. La ratio del provvedimento, in vigore a partire dal 24 dicembre 2013 e prossimo alla conversione in legge ordinaria con eventuali modificazioni, risiede nella necessità di adottare con straordinaria urgenza disposizioni per lo sviluppo economico del Paese, con particolare attenzione alle misure per l’avvio del predetto piano Destinazione Italia in diversi settori.
Evidenziamo a tal proposito, in estrema sintesi, gli aspetti salienti sui quali è imperniato l’intervento da parte del Governo

Bonus fiscale per ricerca e sviluppo

   In base all’art. 3 del provvedimento, è stabilita l’istituzione di un credito di imposta in favore delle imprese che investano in attività di ricerca e di sviluppo, a valere sulla proposta nazionale concernente la prossima programmazione dei Fondi strutturali UE per il periodo 2014-2020 previa verifica di conformità alle linee di intervento ivi contemplate.

   Le procedure attuative e la decorrenza di tale credito d’imposta, che nel prossimo triennio disporrà di risorse finanziarie per un importo complessivo non superiore a € 600 milioni, saranno definite con apposito decreto interministeriale (MSE di concerto con il MEF) nell’ambito del sopra richiamato programma operativo di riferimento.

>>> Scarica il DL 145/2013 “Destinazione Italia”

Al momento attuale si è in fase di definizione delle coperture e in attesa del decreto attuativo

INTRA UE: VIES non indispensabile per cessione intra UE?

Per la Corte di Giustizia UE, la cessione intra UE in esenzione IVA non può essere disconosciuta solo perchè il cessionario è privo di partita IVA, è essenziale invece la circostanza che il cessionario sia soggetto passivo.

Tale conclusione viene motivata come segue:

  • ex art.138 Direttiva 2006/112/CE è previsto che gli Stati membri esentino dall’IVA le cessioni di beni spediti/trasportati in altro Stato UE effettuate nei confronti di soggetto passivo di altro Stato UE;
  • ex art. 214 Direttiva 2006/112/CE il soggetto passivo acquirente di altro Stato UE deve essere individuato attreverso un numero di partita IVA, che deve essere obbligatoriamente indicato in fattura dal cedente;
  • oltre a tali requisiti non possono essere imposti altri elementi per qualificare la cessione come intra UE (Corte di Giustizia UE causa C-409/04);
  • secondo la Corte la non imponibilità non può megarsi se il fornitore non può comunicare il numero di partita IVA ma può dimostrare di essere ed agire in quanto soggetto passivo (Corte di Giustizia UE causa C-587/10);
  • da ciò discende che requisito essenziale per la cessione intra UE (oltre agli altri requisiti: onerosità della cessione e movimentazione in altro Stato membro) sia la sola circostanza che il cessionario sia un soggetto passivo, non potendo subordinarsi il diritto alla non imponibilità IVA al rispetto di un obbligo formale (indicazione della partita IVA – a meno che la violazione del requisito formale non impedisca la dimostrazione della soggettività passiva – Corte di Giustizia UE causa C-146/05) piuttosto che sostanziale (essere un soggetto passivo) (Corte di Giustizia UE causa C-273/11).

Tale conclusione si scontra però fortemente con la prassi operativa, in quanto:

  • per i servizi, ex Reg. 282/2011/UE il fornitore può considerare il cessionario del servizio come soggetto passivo se quest’ultimo gli comunica il numero di partita IVA e il fornitore abbia provveduto a verificare la corrispondenza del nome e dell’indirizzo comunicati, collegando così la presenza del numero di partita IVA alla soggettività passiva;
  • inoltre il cedente è obbligato ad acquisire e verificare il numero di partita IVA del cessionario sulla banca dati VIES: in Italia poi l’inclusione nel VIES dell’operatore è considerato un requisito indispensabile per poter considerare una operazione come intra UE, in quanto attribuisce all’operatore la soggettività attiva e passiva; a questo punto però diventa ininfluente (?) poiché con tale giurisprudenza l’acquirente italiano non iscritto al VIES ma con partita IVA, in presenza di tutte le altre condizioni necessarie per la cessione intra UE, riceve comunque dal cedebte UE una fattura senza IVA che integrerà in reverse charge con IVA.

BANDO INAIL 2013: domande entro 08/04/2014

Fonti: INAIL  Studio Astolfi

BANDO ISI 2013

L’Inail finanzia in conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura.

I fondi a disposizione: sono resi disponibili 307,359 milioni di euro con il Bando Isi 2013. Il contributo, pari al 65% dell’investimento, per un massimo di 130.000 euro, viene erogato dopo la verifica tecnico-amministrativa e la realizzazione del progetto.

Le scadenze: dal 21 gennaio all’8 aprile 2014 si può inserire online il proprio progetto. Se le caratteristiche del progetto sono in linea con quelle richieste dal bando, è possibile partecipare alla fase successiva di invio telematico della domanda. I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di invio. Sono cumulabili con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (es. gestiti dal Fondo di garanzia delle PMI e da Ismea).

Come accedere ai finanziamenti. Le imprese, previa registrazione sul portale Inail, hanno a disposizione una procedura informatica per l’inserimento guidato della domanda di contributo con le modalità indicate negli Avvisi regionali, attraverso semplici passaggi operativi:

  • inserimento della domanda nella sezione Servizi online e verifica delle condizioni minime di ammissibilità
  • download del codice identificativo
  • invio della domanda attraverso la procedura online nei tempi e nelle modalità previste dagli Avvisi pubblici regionali

Approfondimenti

News sull’argomento (Studio Astolfi)

 

 

INTRASTAT: Scadenzario 2014

Dato il gradimento dell’anno passato (oltre 2700 downloads) pubblichiamo anche quest’anno lo scadenzariogratuito e personalizzabile, per la gestione degli adempimenti INTRASTAT per l’anno 2014, in versione PDF . Si ritiene utile infatti, stante i continui cambiamenti che si verificano, una panoramica delle date precise di invio.

Si forniscono degli esempi in calce al calendario per comprendere le variazioni di periodicità

>>>> Scarica lo scadenzario INTRASTAT 2014

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