BANDI REGIONE MARCHE: graduatoria bando Voucher

Fonte: Studio Astolfi

Di seguito la graduatoria Bando Voucher Regione Marche

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Regione Marche: DDPF n. 80/IRE del 29/07/2015 

INNOVAZIONE, RICERCA E COMPETITIVITA’ DEI SETTORI PRODUTTIVI

Oggetto: POR MARCHE FESR 2014-2020 – Asse 1 – Azione 1.3 – “Voucher per favorire i processi di innovazione aziendale e l’utilizzo di nuove tecnologie digitali – Bando 2015” – Approvazione elenco voucher ammessi.

Nell’arco temporale di apertura dello sportello (dalle ore 9:30 alle ore 15:00 del 21/05/2015) sono state presentate, tramite inoltro via PEC, 759 domande;  il numero di PEC inviate comprende anche gli invii multipli, le errata corrige e le integrazioni spontanee, pertanto il numero di imprese partecipanti è desumibile dalla piattaforma Sigfrido, da cui risultano 669 domande completate entro la mezzanotte del 10/06/2015. L’ammontare complessivo degli investimenti  proposti per la LINEA A è pari a € 14.837.593,68 mentre per la LINEA B è pari a € 25.892.752,94, con una richiesta complessiva di voucher di circa 20 milioni di euro, di cui € 7.418.796,84  per la LINEA A e   € 12.946.376,47 per la LINEA B.

Delle 669 domande completate sulla Piattaforma Sigfrido entro la mezzanotte del 10/06/2015, si è proceduto ad effettuare l’istruttoria secondo l’ordine cronologico di invio in modalità digitale, tenendo conto della data e ora di invio della PEC come comprovato dal messaggio di avvenuto recapito della posta elettronica certificata, inviato automaticamente dal gestore del servizio del mittente. Pertanto, l’istruttoria è stata condotta sulle domande presentate dopo l’orario di apertura dello sportello e fino alle ore 09:56:09 in cui è stato raggiunto il plafond disponibile per la linea di intervento B, pari a 2,8 milioni di euro e fino alle ore 09:56:41 in cui è stato raggiunto il plafond disponibile per la linea di intervento A, pari a 1,8 milioni di euro. L’ammissibilità è stata verificata secondo i criteri e le modalità stabilite nel Bando  di accesso, punto 14 “Istruttoria e ammissibilità delle domande”.

Dagli esiti dell’istruttoria condotta, è emerso quanto segue:

– n. 151 imprese sono risultate ammesse (Allegato 1), per un costo di investimento complessivo pari a € 10.040.443,89 e voucher concedibili pari a € 4.600.000,00, suddivisi come di seguito illustrato:

n. imprese

Costo investimento ammesso

Voucher concedibili

Linea A 40

1.283.066,81

598.172,00

Linea B 32

1.778.714,00

817.692,00

Linea A e B 79

6.978.663,08

3.184.136,00

Totale 151

10.040.443,89

4.600.000,00

– n. 31 imprese sono risultate escluse (Allegato 1);

– n. 22 domande irricevibili (Allegato 3).

La concessione dei contributi alle imprese di cui all’Allegato 1 avverrà con successivo atto a seguito dell’assunzione dei relativi impegni.

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INTRASTAT: intra servizi semplificati

Il 27/07 scade il termine per gli INTRASTAT del 2° trimestre: un ripasso delle semplificazioni al modello intra servizi

Con la determinazione Agenzia Dogane n. 18978 del 19/02/2015, in seguito all’art. 23 DLgs. 175/2014 (“semplificazioni”) è stato ridotto il contenuto informativo per gli INTRASTAT servizi: le novità si applicano ai modelli con periodo di riferimento (mese o trimestre) decorrente dal 1° gennaio 2015.

Le semplificazioni sono le seguenti per gli INTRA-1 quater (servizi resi) e INTRA-2 quater (servizi ricevuti):

  • sono informazioni obbligatorie:
    • numero di identificazione IVA della controparte, comprensivo del codice ISO dello Stato di riferimento;
    • ammontare delle operazioni;
    • codice identificativo del tipo di servizio reso o ricevuto;
    • Stato in cui è effettuato il pagamento del servizio;
  • gli altri campi (numero e data della fattura, modalità di erogazione del servizio e modalità di incasso dei corrispettivi) sono facoltativi: l’Agenzia Dogane non ha approvato modelli semplificati, ha solo modificato le istruzioni alla compilazione degli stessi.

Altre novità in materia di modelli INTRASTAT ex art. 25 DLgs. 175/2014, sono le seguenti:

  • dati statistici: le sanzioni per l’omessa o inesatta comunicazione dei dati statistici (col. da 1 a 4 mod. INTRA-1 bis, e da 1 a 5 mod. INTRA-2 bis) si applicano solo alle imprese soggette alle rilevazioni ISTAT di cui al Programma Statistico Nazionale (PSN), quindi alle imprese che hanno effettuato, nel periodo di riferimento, spedizioni o arrivi pari o superiori a € 750.000.

BANDI INAIL: istruzioni click day

Fonte: www.inail.it

Di seguito le regole tecniche per il click day del 25/06/2015 alle ore 16

E’ disponibile il documento “Regole tecniche e modalità di svolgimento” con le istruzioni per la procedura di invio  della domanda online (inoltro del codice identificativo, art. 12 dell’avviso pubblico quadro 2014).

L’invio telematico si svolgerà il 25 giugno 2015, dalle ore 16.00 alle ore 16.30.
Si ricorda all’utenza che è vietato l’utilizzo di strumenti automatici di invio (es. robot). Il loro utilizzo determina il rilascio da parte del sistema di un messaggio di errore.

Vai a

Bando Isi 2014

Regole tecniche e modalità di svolgimento (.pdf – 927,12 kb)

INTRA UE: cessione intra UE provata dalla CMR

Il CMR è la prova documentale più importante per dimostrare la cessione intracomunitaria

Il fornitore IT deve provare che i beni siano stati consegnati in un altro Stato UE per poter applicare la non imponibilità IVA ex art. 41 DL 331/1993: in mancanza di tale prova l’Agenzia Entrate contesta l’operazione e la assoggetta ad IVA, irrogando la sanzione (dal 100% al 200% dell’imposta non applicata in fattura).

Secondo la giurisprudenza nazionale e comunitaria è il fornitore che deve dimostrare l’esistenza della cessione intra UE. Sul come, la giurisprudenza indica al cedente di adottare tutte le misure ragionevolmente ipotizzabili per assicurarsi che i beni siano stati effettivamente trasferiti in un altro Stato membro, ed in tal senso i documenti ordinariamente richiesti sono (in ordine di importanza):

  • fattura non imponibile ex art. 41 DL 331/1993,
  • INTRASTAT,
  • contabili bancarie,
  • contratto, ordine di acquisto,

La prova più importante è però quella del trasporto: per il trasporto stradale, la prova madre è il CMR (“Convention des Marchandises par Route” o lettera di vettura internazionale), firmato da mittente, dal trasportatore per presa in carico e dal destinatario attestante il ricevimento della merce, (RM 345/E/2007).

Con RM 19/E/2013, l’Agenzia ha riconosciuto la validità anche del “CMR elettronico”, firmato da cedente, vettore e destinatario e messo a disposizione in formato pdf, tramite piattaforma elettronica condivisa tra cedente e vettore. Il CMR costituisce “contratto di trasporto”, ed è facile da ottenere nelle cessioni “franco destino” (quando il fornitore è anche il committente del trasporto e il trasportatore è tenuto a rendere conto al fornitore dell’adempiuta consegna); senza CMR, quali sono le prove?

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